Oggi vi vogliamo raccontare delle nostre passeggiata a Vicenza, una delle quali ci ha portato fino al Monte Berico e al Santuario. È un posto che vale la pena visitare, sia per la bellezza del luogo che per la storia che racchiude.
Da sei secoli centro di culto mariano, meta di pellegrinaggio e segno forte del passaggio vicentino, il santuario di Monte Berico sorge poco più in alto di villa Valmarana “ai Nani” e si può raggiungere a piedi in una ventina di minuti, percorrendo via San Sebastiano, Viale d’Azelio e la parte finale di Viale X Giugno. È un itinerario perfetto per chi non ha fretta e vuole godere della bellissima vista sulla pianura vicentina dalla Riviera Berica ai colli Euganei.
Arrivati alla fine di Viale d’Azeglio si incontra il lungo portico progettato da Francesco Muttoni per unire la città al Santuario. È stato iniziato nel 1746 e concluso 40 anni dopo, misura circa 700 metri e si articola in 15 sequenze di 10 arcate ciascuna. Dall’ingresso si può vedere la successione degli archi intervallati, che sono davvero belli da guardare. Al termine sorge imponente il santuario.
La leggenda vuole che il primo edificio sacro fosse sorto dove la Madonna era apparsa a Vicenza Pasini nel 1426, su richiesta della Vergine come pegno della cessazione della peste che allora affliggeva i vicentini. La costruzione originale subì ripetute modifiche nel corso del tempo, tra cui un progetto di ampliamento firmato da Andrea Palladio nel 1576, oggi sostituito da quello attuale del Borella. All’interno del Santuario ci sono opere d’arte come La gloria di Francesco Grimani e La Pietà con San Giuseppe, San Giovanni e la Maddalena, capolavoro di Bartolomeo Montagna.
Se poi hai voglia di allungare un po’ la passeggiata, potrai continuare sulla strada della dorsale dei Berici fino al colle di Ambellicopoli. Qui si trova Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza, che raccoglie memorie di eventi e personaggi che appartengono alla storia d’Italia e che furono protagonisti delle vicende storiche della città.
Ma la parte più emozionante della nostra passeggiata è stata salire sul Monte Berico e ammirare la bellissima vista su Vicenza. Si tratta di un vero balcone sulla città, dove si può vedere una campagna ricca di alberi che va dalle Prealpi al mare. Non potrai perderti la vista mozzafiato dal grande piazzale della Vittoria, realizzato nel corso del XX secolo per celebrare l’esito felice del primo conflitto mondiale.
Insomma, se sei a Vicenza non potete perdervi questa passeggiata. Il Santuario di Monte Berico e il Monte stesso sono posti meravigliosi che ti lasceranno senza fiato!
Ecco cosa scrisse Neri Pozza, scrittore vicentino del XX secolo sulla vista dal balcone della città. Potrai immedesimarti nelle sue parole quando spingi il tuo sguardo fino all’orizzonte di Vicenza. “Dal balcone si vede Vicenza dentro le antiche mura. Il centro storico si isola dalle concerie delle case moderne che la lambiscono, e la città si svela all’osservatore, che l’abbia percorsa per qualche giorno, nella propria struttura architettonica con l’andamento viario che vi è connesso. Partendo idealmente dal cardo e dal decumando, le altre strade governate dalle curve del Retrone e dal Bacchiglione (fiumi di Vicenza), sono disegnate con una stupenda libertà prospettica. Sulle diagonali incrociate dei tetti dai quali sorgono cupole e i campanili, nei tagli curvati dalle vie sbarrate da improvvisi diaframmi – fiancate di chiese o di palazzi – galleggia la grande carena verde della Basilica ritagliata nei prati del giardino Querini. Soltanto da questo angolo prospettico si apprezza la vastità dell’antico parco incastrato nella città.”
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