Andrea Di Pietro Della Gondola, più conosciuto come Andrea Palladio è uno dei più famosi architetti degli ultimi cinquecento anni. Il suo modo di costruire, ben descritta nel suo progetto più importante, “I Quattro Libri dell’Architettura”, pubblicati a Venezia nel 1570 sono stati e sono tutt’ora fonte di ispirazione per dilettanti, architetti e studiosi. Lo testimoniano le moltissime copie di edifici palladiani sparsi in tutto il mondo, compresa la Casa Bianca, sede del potere politico americano, copia dichiarata della villa Rotonda costruita da Palladio per Paolo Almerico.
Ecco 4 fatti da sapere prima di visitare Vicenza:
1# Vicenza e le ville palladiane oggi sono patrimonio UNESCO
La reputazione di Andrea Palladio si è basata principalmente sulla sua abilità nel disegnare e progettare le famose ville palladiane. Queste dimore storiche rappresentano un’opera d’arte di straordinario genio e bellezza. Oltre a essere centri di proprietà terriera, queste ville dovevano rappresentare luoghi di benessere, salute, studio e riflessione. Inoltre, Palladio ha progettato numerosi palazzi, due dei quali sono particolarmente importanti e suggestivi: la Basilica Palladiana e il Teatro Olimpico nel centro di Vicenza. Nel 1994, l’UNESCO ha riconosciuto la città di Vicenza come Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità grazie alla sua unicità, in particolare per l’opera dell’architetto Andrea Palladio. La città rappresenta un patrimonio artistico e culturale senza eguali.
Nel 1996, è stato assegnato il secondo riconoscimento per le ville palladiane del Veneto, che rappresentano un insieme di opere architettoniche eccezionali create da Palladio. Questo riconoscimento testimonia l’importanza e la bellezza delle ville, non solo come dimore storiche, ma anche come un insieme di opere d’arte di inestimabile valore.
2# Il Palladianesimo vive ancora oggi con i suoi ideali di simmetria, ordine ed eleganza
Andrea Palladio ha rivoluzionato l’architettura classica attraverso la creazione di opere che esprimono la purezza e la semplicità, in armonia con l’uomo e la natura. Ha sviluppato un’abilità senza pari nella manipolazione di proporzioni, luce e materiali, studiando l’antichità classica greco-romana e le sue grandiose rovine. Grazie a questo, ha creato uno stile unico che ha cambiato per sempre la storia dell’architettura, soprattutto quella occidentale. I suoi ideali di simmetria, ordine, perfezione ed eleganza sono stati fusi in un nuovo stile conosciuto come Palladianesimo, che ha avuto un impatto culturale e stilistico enorme fino al XVIII secolo, diffondendosi in Europa e nel resto del mondo. Fortunatamente, le necessità della sua epoca sono rimaste attuali anche ai giorni nostri, rendendo le soluzioni architettoniche di Palladio ancora valide e fonte di ispirazione per l’architettura moderna.
3# Il materiale della sua architettura: la Pietra Bianca di Vicenza
La Pietra Bianca di Vicenza è una pietra tenera e chiara, estratta dalle montagne vicentine, in particolare dai colli Berici, da Valchiampo e dall’Altopiano di Asiago. Andrea Palladio ha studiato questa pietra a lungo, diventandone un esperto conoscitore. L’ha utilizzata per i basamenti, le colonne, i capitelli, gli architravi, i fregi e le scalinate delle sue opere architettoniche. Grazie alla sua facilità di lavorazione e alla grande quantità disponibile, Palladio è stato in grado di garantire un aspetto maestoso alle dimore pur risparmiando denaro ai nobili committenti.
In generale, Palladio era un abile maestro nell’uso di materiali poveri come mattoni intonacati, stucco e legno per ottenere effetti monumentali. Questa sua capacità ha permesso la creazione di opere architettoniche che, pur essendo costruite con materiali economici, presentano un aspetto maestoso e suggestivo.
4# I misteri che avvolgono la figura di Palladio
Se della vita professionale del più conosciuto architetto degli ultimi cinque secoli, Andrea della Gondola detto Palladio, conosciamo e possiamo ammirare ancora molto, della sua vita privata al contrario, abbiamo ben poche notizie. Di lui sappiamo che nasce a Padova agli inizi del ‘500 mentre non abbiamo ancora certezze sulla sua morte. Scomparve all’improvviso nell’agosto del 1580, ma non sappiamo né dove né a causa di cosa e nemmeno dove sia sepolto il suo corpo.
Dopo secoli di incertezza sull’aspetto fisico di Andrea Palladio, un’indagine senza precedenti ha finalmente risolto il mistero del suo volto. Grazie alla collaborazione tra storici dell’arte del Palladium Museum, la Polizia Scientifica e la Soprintendenza belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, sono stati confrontati i tratti somatici di 12 dipinti che lo raffiguravano, poiché non esisteva un ritratto ufficiale dell’architetto.
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