Vicenza è conosciuta come la città delle meraviglie palladiane, ma anche come la capitale dell’artigianato veneto dell’oro. Attualmente, la città vanta oltre un migliaio di imprese che operano nel settore dell’oreficeria. Ogni anno Vicenza ospita anche la fiera Vicenzaoro, rendendola un punto di riferimento nazionale e internazionale.
La tradizione orafa vicentina disegna un percorso tutto da scoprire, che parte dalle antiche origini della lavorazione artigianale per arrivare alle grandi aziende orafe che oggi esportano i loro modelli e le loro creazioni in tutto il mondo.
Un po’ di storia sull’oreficeria vicentina
La tradizione orafa di Vicenza ha radici antiche, risalenti a epoche lontane, come testimoniato dai gioielli in oro di straordinaria bellezza risalenti all’epoca paleoveneta, circa sette secoli prima di Cristo. Un importante passo avanti nella storia dell’arte orafa a Vicenza si ebbe con la registrazione, nel 1339, della Fraglia degli Orefici, o Corporazione degli Orefici, nel documento dello statuto comunale. Questa corporazione, composta da 150 artigiani, era ammessa all’elezione di un membro del consiglio degli anziani e aveva un ruolo attivo nella vita economica e politica di Vicenza. In passato, le botteghe degli orafi erano concentrate soprattutto nel centro storico della città, dove l’arte orafa raggiunse il massimo splendore nel Rinascimento, grazie alla maestria di Valerio Belli, noto per la sua collaborazione con Raffaello e Michelangelo.
Questo ha portato a una rapida evoluzione della produzione orafa, sempre più orientata all’aspetto industriale, e alla nascita di numerose piccole imprese verso la fine dell’Ottocento, che hanno conquistato velocemente i mercati internazionali grazie alle tecnologie innovative, come la precisione dei macchinari o l’introduzione dei primi motori elettrici. Il successo delle imprese vicentine non si è fatto attendere, come dimostrato dal successo della prima Fiera campionaria vicentina nel 1908. Le imprese orafe di Vicenza, che lavorano più della metà di tutto l’oro importato in Italia, garantiscono una produzione di alta qualità e fiorente. La tradizione, la qualità e l’innovazione sono i tratti distintivi dell’arte orafa di Vicenza, che resta un punto di riferimento del settore a livello nazionale e internazionale.
Alcuni luoghi da non perdere sull’artigianato veneto dell’oro
1- Il Museo del Gioiello è il punto di partenza ideale per esplorare la tradizione orafa di Vicenza. Questo spazio museale permanente, situato all’interno della Basilica Palladiana, è il primo museo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente ai gioielli. Con un percorso scientifico e didattico articolato su due livelli, il museo offre una sala dedicata alle mostre temporanee al piano terra e nove sale espositive al piano superiore curate da esperti internazionali che esprimono vari temi attraverso i gioielli: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone e Futuro.
2- Il Museo Archeologico e Naturalistico di Santa Corona rappresenta un’altra tappa importante del tuo viaggio alla scoperta dell’arte orafa vicentina. Qui i visitatori possono ammirare i primi esempi di questa antica arte, risalenti all’epoca paleoveneta, quando gli antichi Veneti iniziarono a produrre oggetti come piatti rettangolari, bracciali singoli o legati, piccole ruote e altri oggetti di grande fattura.
3- Il Museo Civico di Palazzo Chiericati, invece, conserva testimonianze della presenza longobarda nel territorio vicentino, come oggetti funerari, resti antropologici come fibbie a forma di lingua, piastre per cinture, fibbie per scarpe e borse, armi, perle di pasta di vetro, pettini, gioielli e altri oggetti. Questi reperti offrono un’importante testimonianza dell’artigianato veneto dell’oro di Vicenza.
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